L’impresa Racco nasce come impresa edile a conduzione familiare e opera da sempre nel settore edilizio, con particolare specializzazione nelle ristrutturazioni chiavi in mano e nelle nuove costruzioni in Canavese.
Il nostro obiettivo è fornire ai nostri clienti un servizio completo, a partire dall’esame del problema alla sua risoluzione, affiancandoli in tutto l’iter realizzativo e garantendo un’efficace assistenza nel tempo.
Grazie alla consolidata esperienza di oltre 30 anni nel settore possiamo gestire direttamente tutte le attività complementari alle opere edili, dai servizi tecnici (progetti, pratiche, consulenze, certificazioni, collaudi) agli impianti (elettrici e idraulici).
Nel Settembre del 2020 il giornale locale “Il Canavese” ha pubblicato un articolo in cui il nostro Daniele ci racconta tutto sul Superbonus del 110%, attivato dal Governo al fine di incentivare la riqualificazione energetica degli immobili.
A ottobre del 2020 Daniele è stato intervistato su Radio Veronica One per raccontare un po’ della storia dell’Impresa Racco e per approfondire il tema del Superbonus 110%.
In tanti lo chiedono, ma pochi hanno compreso davvero di cosa si tratta. Per far chiarezza sul “Superbonus 110%” abbiamo intervistato Daniele Racco, geometra, dottore in economia e impresario edile canavesano: “Il Superbonus è un’agevolazione preista dal Decreto Rilancio che eleva fino al 110% l’aliquota di detrazione delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per specifici interventi in ambito di efficienza energetica e di riduzione del rischio sismico. La detrazione si applica nei cinque anni successivi l’intervento”.
Chi può beneficiarne?
“Tra i principali beneficiari del Superbonus troviamo le persone fisiche che dispongano di abitazioni unifamiliare, oppure di unità immobiliari site all’interno di edifici plurifamiliari, purchè siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi all’esterno, e i condomini per interventi sulle parti comuni. La detrazione spetta anche ai soggetti ‘non proprietari’ che detengano l’immobile oggeto dell’intervento in base ad un titolo idoneo al momento dell’avvio dei lavori o al momento del sostenimento delle spese e che siano in possesso del consenso all’esecuzione dei lavori da parte del proprietario”
Si parla di interventi trainanti: cosa si intende?
“Esistono diversi interventi che possono rientrare nel Superbonus, ma ve ne sono alcuni che sono ‘trainanti’ ovvero ‘indispensabili’ per poter accedere all’agevolazione. In particolare, salvo alcune eccezioni, è necessario realizzare almeno uno tra i seguenti: interventi di isolamento termico degli involucri edilizi, sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con nuovi impianti ad alta efficienza energetica e destinati al riscaldamento ma anche interventi antisismici che rientrano nel ‘Sismabonus'”.
Oltre agli interventi cosiddetti ‘trainanti’, quali sono gli altri intercenti agevolati dalla normativa?
“Il Superbonus spetta anche per le spese sostenute per ulteriori interventi, eseguiti congiuntamente con almeno uno degli ‘interventi trainanti’, purché contribuiscano al miglioramento di almeno due classi energetiche o, se non possibile, al conseguimento della classe energetica più alta. Tra questi ad esempio l’installazione di impianti fotovoltaici e solari termici, la sostituzione degli infissi esterni, le schermature solari o le colonnine per la ricarica di veicoli elettrici”.
Qual è il primo passo da fare se si vuole accedere al Superbonus?
“Per sapere se il proprio edificio è idoneo ad accedere al nuovo Superbonus è consigliabile effettuare una diagnosi preventiva di tipo energetico e/o sismico ad opera di un tecnico abilitato il quale, oltre a verificare che ci sia perfetta corrispondenza tra stato di fatto e atti depositati presso Comune e Catasto, determina le prestazioni energetiche dell’edificio e le sue caratteristiche strutturali. Infine elabora una relazione tecnica conclusiva riportante gli interventi necessari per poter accedere all’agevolazione. A tal proposito, vista la grande richiesta, come Impresa Racco abbiamo di recente stipulato una convenzione con tecnici specializzati per effettuare le suddette diagnosi a cifre vantaggiose”.
Una volta verificato di poter accedere al Superbonus, è possibile cedere il credito di imposta in cambio della ristrutturazione ‘a costo zero’?
“La normativa del Superbonus permette al beneficiario di scegliere se utilizzare la detrazione spettante in cinque quote annuali di pari importo, nel caso in cui effettui direttamente il pagamento delle opere, oppure di cedere il credito di imposta ad altri soggetti coinvolti, quali ad esempio istituti di credito o imprese esecutrici. Attualmente diversi istituti di credito si stanno attrezzando per proporre un pacchetto di finanziamento che copra le spese per gli interventi agevolabili in cambio della cessione del credito di imposta del 110%. Tale soluzione permetterebbe dunque al committente di poter beneficiare dell’intervento di ristrutturazione senza esborsi economici, salvo, probabilmente, alcune spese necessarie per l’attivazione del contratto di cessione del credito che varieranno a seconda dell’istituto di credito stesso”.
Possiamo dunque aspettarci una crescita del settore edilizio nei prossimi mesi?
“Il Superbonus 110% risulta essere un’ottima possibilità per il miglioramento energetico e strutturale del vasto parco immobiliare italiano. Nei prossimi mesi ci aspettiamo sicuramente una impennata delle domande di ristrutturazione. Da qualche settimana, infatti, riceviamo tantissime richieste su come sfruttare l’agevolazione e abbiamo già iniziato a proporre ai nostri clienti diagnosi per definire quali abitazioni sono idonee per il Superbonus. Ritengo che l’intero scenario edile si trasformerà, la domanda di ristrutturazioni crescerà e al contempo cambierà, indirizzandosi sempre di più verso operatori che, come noi, hanno investito molto per perfezionare un servizio di ‘ristrutturazione chiavi in mano’, ovvero in grado di pianificare e gestire direttamente tutto l’iter realizzativo, dalla progettazione all’esecuzione, interponendosi come unico referente per il committente e per l’eventuale istituto di credito”.
INTERVISTA TRATTA DA “IL CANAVESE” – 16/09/2020